Il made in Italy richiede logistica sostenibile e norme più semplici
Guido Grimaldi, presidente Alis (associazione logistica intermodalità sostenibile)

Da ieri oltre 150 mila lavoratori, di 1400 aziende, che fatturano nell’insieme 22 miliardi di euro e aderiscono all’Alis, Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, sono entrate in una nuova dimensione operativa. Sì, perchè sono diventate un soggetto contrattuale unitario e riconosciuto, hanno aderito al Testo Unico sulla Rappresentanza ed hanno concordato con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di applicare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Spedizione, Autotrasporto, Merci e Logistica.
Con questa firma, in appena due anni e mezzo di vita, l’Alis – che è presieduta da Guido Grimaldi, con la direzione generale di Marcello Di Caterina – ha bruciato le tappe di una crescita senza precedenti, una crescita di rappresentanza e di ruolo, nella storia dell’associazionismo d’impresa italiano.
E questa firma è stata annunciata a Roma, in occasione dell’evento sulla “Mobilità a impatto zero: il futuro è green” promosso appunto dall’Alis in Piazza di Siena, a Villa Borghese, e concluso dall’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Quasi quattromila persone affluite sugli spalti dell’arena equestre più celebre d’Italia – con centinaia di studenti di sei Its specializzati nel settore della logistica e aderenti all’Alis. Tutti raccolti attorno a quella che è una delle battaglie sui valori più importanti per l’Alis: appunto l’abbattimento delle emissioni nel settore della logistica per conseguire gli obiettivi fissati dall’Unione europea e salvare l’ambiente.
Nel suo discorso, il presidente Guido Grimaldi ha ricordato  come la riduzione delle emissioni di CO2 sia al centro della mission dell’Alis, insieme all’internazionalizzazione delle aziende aderenti, anche attraverso l’azione di Alis Europe, insieme al potenziamento della continuità territoriale senza sussidi pubblici con le grandi isole in un regime di concorrenza sana e non asimmetrica come oggi, e insieme allo sviluppo economico e occupazionale del Mezzogiorno.
Tra i partecipanti al panel, moderato da Bruno Vespa, l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, Emanuele Grimaldi, a.d. del gruppo Grimaldi e vicepresidente dell’International Chamber of Shipping, Ugo Salerno, presidente e a.d. del Rina, Alessio Torelli, country manager di Enel X per l’Italia, Edoardo Rixi, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Tutt’altro che convegnistica, però: sia chiaro. Soltanto lo scorso anno, le aziende aderenti all’Alis hanno assunto più di 1500 persone; hanno consentito di togliere dalle strade italiane 1,5 milioni di camion, trasferendoli su nave o su treno per compiere i loro spostamenti; hanno insomma creato valore economico e, insieme, ecologico per la collettività. Un modo radicalmente nuovo di intendere l’associazionismo d’impresa, che da ieri è divenuto anche soggetto contrattuale istituzionale.