Marco Bergaglio

“Le imprese hanno bisogno di aiuto. Il governo non le abbandoni”. É l’appello lanciato dal presidente di Unionplast Marco Bergaglio, al Parlamento per la modifica al decreto legge aiuti varato dal consiglio dei ministri. “E’ necessario che le imprese – spiega Bergaglio – possano usufruire, almeno per i prossimi due trimestri, dei crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e di gas naturale introdotti nel maggio 2022 dal precedente decreto”.

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Imprese, mantenere i crediti di imposta

Considerando lo scenario instabile e complesso è inspiegabile per Unionplast l’azzeramento del sostegno alle imprese. Seppure il prezzo dell’energia sia diminuito negli ultimi mesi, i prezzi in generale restano decisamente più alti rispetto al 2019. Gli ultimi dati Istat infatti rilevano che ad aprile si è registrata, per il quarto mese consecutivo, una flessione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale. Il calo ha riguardato tutti i principali comparti. Non si registrava una caduta della produzione così significativa su base annua (-7,2% ad aprile) da luglio 2020, quando la flessione era stata dell’8,3%.

L’appello del presidente di Unionplast

“Quello che ci preoccupa particolarmente – aggiunge Bergaglio – è il differenziale con le politiche governative degli altri paesi europei, che hanno confermato gli aiuti alle imprese, mettendo a disposizione delle imprese energia a prezzi da 2 a 3 volte più bassi di quelli che si pagano oggi in Italia. Chiediamo quindi al governo e al parlamento un intervento correttivo sulle misure previste dal decreto almeno per i prossimi due trimestri, perché non si può abbandonare ora il sostegno al comparto industriale italiano, che corre il rischio di rallentare drammaticamente la produzione.”

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