Di Intelligenza Artificiale e libere professioni si parla sempre con maggiore frequenza. Quello legale, in particolare, è tra i più citati. Ma davvero gli algoritmi più sofisticati potranno sostituire in molte attività l’avvocato in carne ed ossa?
Intervista doppia all’Intelligenza Artificiale con GPTchat
Grazie agli avvocati Claudio Bonora e Gianmaria Pesce, rispettivamente partner e associate di Mondini Bonora Ginevra Studio Legale, abbiamo realizzato un’intervista parallela attraverso un’intelligenza artificiale open-source, rilasciata nella sua forma “conversazionale” ovvero rispondendo alle domande che gli vengono rivolte sulla base delle conoscenze nel tempo acquisite (GPTchat).
Abbiamo chiesto all’AI di rispondere alle domande del questionario immaginando due distinti profili professionali, Luca, un partner esperto di uno studio legale e non particolarmente entusiasta dello sviluppo della tecnologia e Ugo, giovane avvocato associato più incline all’uso dell’AI.
La parola a “Luca”: «AI in ambito legale? Serve cautela»
Qual è a suo giudizio lo stato dell’arte dell’utilizzo dell’AI in ambito legale?
A mio parere, lo stato dell’arte dell’uso dell’IA in ambito legale è ancora agli inizi. Sebbene l’intelligenza artificiale abbia il potenziale per rivoluzionare la professione legale, ci sono ancora molte sfide e limitazioni che devono essere superate affinché possa raggiungere il suo pieno potenziale.
Voi che uso ne fate o pensate di farne per l’attività di studio?
Nel nostro studio legale, attualmente facciamo un uso limitato dell’intelligenza artificiale nel nostro lavoro. Disponiamo di alcuni strumenti di intelligenza artificiale di base che ci aiutano a organizzare e gestire i nostri casi, ma non abbiamo ancora sfruttato appieno il potenziale dell’IA nel nostro lavoro. In futuro, potremmo esplorare l’uso di tecnologie di intelligenza artificiale più avanzate per aiutarci con la ricerca e l’analisi legale, ma stiamo procedendo con cautela.
Quanto avete investito o pensate di dover investire per dotarvi di competenze e strumenti adeguati?
Non abbiamo ancora investito una quantità significativa di denaro in tecnologie AI per il nostro studio legale. Riteniamo che sia importante valutare attentamente i potenziali vantaggi e svantaggi dell’utilizzo dell’IA nel nostro lavoro prima di effettuare investimenti importanti.
Quali a vostro giudizio le attività che possono davvero beneficiare di algoritmi e quali invece no?
A mio parere, ci sono alcune attività in campo legale che potrebbero trarre vantaggio dall’uso di algoritmi e IA, come la ricerca legale e l’analisi dei dati. Tuttavia, ci sono anche molte attività che richiedono il giudizio umano e l’empatia che non possono essere sostituite dall’intelligenza artificiale, come negoziare accordi e fornire consulenza legale ai clienti.
Auspicate una presa di posizione del legislatore e/o un ruolo più attivo degli ordini sul tema?
Gradirei una presa di posizione del legislatore e/o un ruolo più attivo degli ordinamenti in materia di IA in ambito giuridico. Credo che sia importante per la professione legale considerare attentamente i potenziali impatti dell’intelligenza artificiale e sviluppare regolamenti e linee guida che garantiscano che venga utilizzata in modo equo ed etico.
Può la diffusione di applicazioni AI nell’espletamento di certe attività comportare una revisione al ribasso delle tariffe professionali?
La diffusione delle applicazioni AI in ambito legale potrebbe potenzialmente portare a una revisione al ribasso degli onorari professionali. Man mano che l’intelligenza artificiale diventa più avanzata, potrebbe essere in grado di automatizzare molte attività di routine attualmente eseguite da avvocati umani. Ciò potrebbe ridurre la domanda di avvocati umani e potenzialmente portare a una diminuzione degli onorari professionali. Tuttavia, questo è solo un risultato potenziale e dipenderebbe da molti fattori.
La parola a “Ugo”: «I benefici supereranno gli svantaggi»
Qual è a suo giudizio lo stato dell’arte dell’utilizzo dell’AI in ambito legale?
A mio avviso, lo stato dell’arte dell’uso dell’IA in ambito legale sta avanzando rapidamente. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per rivoluzionare la professione legale fornendo nuovi strumenti e tecnologie che possono aiutare gli avvocati e altri professionisti legali a migliorare il proprio lavoro.
Voi che uso ne fate o pensate di farne per l’attività di studio?
Nel nostro studio legale, utilizziamo attivamente l’intelligenza artificiale nel nostro lavoro. Abbiamo investito in una gamma di tecnologie di intelligenza artificiale che ci aiutano con la ricerca e l’analisi legale, nonché con l’organizzazione e la gestione dei nostri casi. Crediamo che queste tecnologie siano una preziosa aggiunta al nostro lavoro e ci stiano aiutando a fornire un servizio migliore ai nostri clienti.
Quanto avete investito o pensate di dover investire per dotarvi di competenze e strumenti adeguati?
Abbiamo investito una notevole quantità di denaro in tecnologie AI per il nostro studio legale. Riteniamo che investire in queste tecnologie sia importante per rimanere competitivi nel mercato legale e per fornire il miglior servizio possibile ai nostri clienti.
Quali a vostro giudizio le attività che possono davvero beneficiare di algoritmi e quali invece no?
A mio parere, molte attività in ambito legale possono trarre vantaggio dall’utilizzo di algoritmi e IA. Ad esempio, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per analizzare in modo rapido e accurato grandi quantità di dati legali, il che può aiutare avvocati e giudici a prendere decisioni più informate. Tuttavia, ci sono anche alcune attività che richiedono il giudizio umano e l’empatia che non possono essere sostituite dall’intelligenza artificiale, come negoziare accordi e fornire consulenza legale ai clienti.
Auspicate una presa di posizione del legislatore e/o un ruolo più attivo degli ordini sul tema?
Credo che sia importante che il legislatore e le ordinanze prendano posizione sull’utilizzo dell’IA in ambito giudiziario. Sono necessarie normative e linee guida adeguate per garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo equo ed etico e per proteggere gli interessi di avvocati e altri professionisti legali.
Può la diffusione di applicazioni AI nell’espletamento di certe attività comportare una revisione al ribasso delle tariffe professionali?
La diffusione delle applicazioni AI in ambito legale potrebbe potenzialmente portare a una revisione al ribasso degli onorari professionali. Tuttavia, credo che i vantaggi dell’utilizzo dell’IA in campo legale, come una maggiore efficienza e accuratezza, alla fine superino qualsiasi potenziale riduzione delle commissioni. Inoltre, l’uso dell’intelligenza artificiale può aiutare gli avvocati a concentrarsi su lavori di maggior valore, il che potrebbe potenzialmente portare a un aumento delle tariffe per determinati servizi.