Gli acquisti Made In Italy della filiera dell’alimentazione italiana nel 2021 hanno superato le 24mila tonnellate, sfiorando così con quasi tre anni di anticipo l’obiettivo delle 25mila tonnellate che era stato fissato come target da raggiungere entro il 2024. I risultati sono stati presentati a Sabaudia al workshop “L’alimentazione nella dimensione sociale”, nel corso del quale sono stati illustrati gli ultimi dati del Protocollo d’intesa siglato dal Mipaaf con Plasmon per gli acquisti di materia prima 100 per cento Made in Italy.
Un accordo che tutela il Made in Italy
L’intenzione del ministero è quella di estendere accordi di questo tipo a più realtà, anche storiche come quella che è una delle principali produttrici di cibo per bambini nella Penisola. «Plasmon è un’icona del baby food, non solo in Italia, oltre a rappresentare la storia del nostro paese. I frutti del lavoro che si sta portando avanti e il sempre maggior numero di attori coinvolti confermano sia la crescente richiesta di materie prime cento per cento italiane sia l’eccellenza dei nostri prodotti, che sono sicuri, tracciati e garanzia di assoluta qualità. Attraverso un progetto come questo diamo da un lato risposte alle famiglie, ai genitori e ai bambini, per i quali la sana alimentazione è di fondamentale importanza e garantisce una migliore qualità della vita di quelli che saranno gli adulti di domani. Dall’altro valorizziamo ulteriormente i nostri coltivatori e produttori, e con loro anche il modello della Dieta Mediterranea, una dieta sana, con il migliore profilo nutrizionale, la più sostenibile per il pianeta e quella che garantisce la maggiore aspettativa di vita – ha concluso Centinaio – Siamo quello che mangiamo, e se è vero per gli adulti lo è ancora di più per i nostri figli”.