Prosegue l’impegno di A2A per lo sviluppo sostenibile della Regione Lombardia: è stato inaugurato, alla presenza dell’Amministratore Delegato del Gruppo Renato Mazzoncini, il nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani nel centro di Giussago – Lacchiarella. Realizzato da A2A Ambiente, consentirà di trattare opportunamente i rifiuti organici, nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare.

Dai rifiuti compost e biometano

I rifiuti in questione proverranno dalla frazione organica delle raccolte differenziate, ma anche dagli sfalci e dalle potature del verde pubblico e privato. Una volta trattati, potranno essere reimpiegati per produrre materia – il compost – ed energia – il biometano: attraverso le tecnologie utilizzate, tutto ciò si potrà trasformare in risorsa, diventando quindi un’opportunità preziosa per il territorio.

Ridurrà la dipendenza da combustibili fossili

Dall’attività dell’impianto integrato – digestione anaerobica e compostaggio – sarà possibile ottenere ogni anno 8 milioni di metri cubi di biometano (pari al fabbisogno annuo di circa 20.000 persone), e 20mila tonnellate di compost certificato per l’agricoltura. L’impianto, che annualmente può trattare 100.000 tonnellate tra umido e verde urbano, favorisce la riduzione della dipendenza da combustibili fossili, e, grazie al fertilizzante naturale prodotto che sarà messo a disposizione dei coltivatori, permetterà di minimizzare l’utilizzo di concimi chimici.

Circolarità e contributo all’autonomia energetica 

“L’esperienza e la leadership nel trattamento e nel recupero di materia ed energia consentono al nostro Gruppo di coniugare efficacemente economia circolare e processi produttivi, a beneficio della collettività e dell’ambiente. – ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – L’impianto di Lacchiarella rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro percorso di crescita e un’importante opportunità di sviluppo per gestire virtuosamente l’intero ciclo dei rifiuti. Siamo convinti che questa filiera, oltre ad essere  ha bisogno. In Italia con i dovuti investimenti e in accordo con istituzioni e comunità locali, potremmo attivare la produzione di oltre 6 miliardi di metri cubi di biometano, un potenziale energetico importante in particolare in un momento come quello che stiamo attraversando.”